Dal 3 settembre, le imprese già ritenute ammissibili dalla Commissione europea potranno presentare domanda per i contributi destinati a ricerca e innovazione. In particolare per due progetti Ipcei (important projects of common european interest) lanciati nel settore delle batterie sono stati stanziati rispettivamente 473,3 e 533.6 milioni di euro.
Lo scopo è quello di creare una filiera europea per far fronte alla transizione del settore automobilistico verso la mobilità elettrica e dall’altro per non essere dipendenti dal mercato asiatico.
Saranno finanziati progetti di innovazione che riguardano tutta la catena del valore, quindi materie prime, celle e moduli, sistemi di batterie, riciclo e raffinazione. I contributi per questi progetti correranno poi su un binario preferenziale, dal momento che questa tipologia di aiuti di Stato è ritenuta automaticamente ammissibile e quindi non deve attendere il benestare della Commissione Ue. Tra le aziende italiane che potranno partecipare ci sono nomi del calibro di Fca, Elenl X, Fiamm, Endurance e Solvay.
La valutazione da parte del Mise delle schede di progetti dettagliati e la determinazione delle risorse avverrà entro 60 giorni dalla presentazione delle domande e successivo decreto entro 10 giorni successivi. Al fine di finanziare tutti i progetti ammissibili, il ministero procederà al riparto delle risorse in misura proporzionale in base agli importi spettanti.
Franco Metta