Nel 2012 la Lombardia registra il minimo storico di emissioni di CO2 dall’entrata in vigore dei limiti dell’Unione europea (-25% da 30.010 nel 2005 a 22.521 migliaia di tonnellate di CO2 nel 2012). Gli impianti industriali della regione, escludendo i “nuovi entranti”[1], registrano una diminuzione di emissioni del 26,6% rispetto ai limiti di CO2 imposti dall’Unione Europea, in linea con il dato nazionale che registra una flessione del 15%.
In Lombardia, nel 2012, il settore industriale della combustione (aziende con impianti di calore >20 MW, quali impianti termoelettrici) rappresenta il 60,5% delle emissioni totali, seguito dal settore cementifici (18,6%) e raffinazione (11,2%). Si rileva che tutti i comparti industriali, a causa della crisi economica, producono emissioni inferiori al numero dei permessi. In particolare, il comparto “laterizi e ceramiche” ha registrato un decremento di emissioni pari al 55,7%.
I dati riportati in questo articolo provengono dal report di EcoWay sui dati 2012 delle emissioni di gas serra delle aziende italiane sottoposte al meccanismo europeo dei certificati di emissione (ETS – Emission Trading System).