Valorizzare le risorse idriche sotterranee riducendo l’impronta idrica e gli impatti sui processi produttivi, con l’obiettivo di gestire in modo sostenibile l’acqua destinata oltre che agli usi civili, anche a quelli agricoli. Questo è quanto emerge dalla traduzione italiana del Rapporto WWAP.
Andrea Villa, managing director di Auma Italiana, in qualità di vice presidente AVR ha esposto il punto di vista dell’Associazione di Confindustria che sottolinea l’urgenza di promuovere iniziative e progetti per valorizzare al meglio la risorsa idrica, evitando sprechi e ottimizzandone i prelievi. L’Italia, tra i paesi dell’UE, è quello con il maggior prelievo di acqua potabile (34,2 miliardi di metri cubi), ed è al primo posto per consumo pro-capite con 236 litri al giorno per abitante, molto più alto della media europea (215 l/ab).
“Purtroppo, la situazione nel nostro Paese è ancora fortemente critica, con elevate dispersioni lungo la rete che rendono l’accesso all’acqua potabile difficile in molte aree – afferma Andrea Villa – Il programma di investimenti sostenuto dal PNRR rappresenta un punto di svolta in questo senso, ma a patto che si facciano scelte coraggiose anche dal punto di vista tecnologico, e non, come accaduto invece troppo spesso in passato, al ribasso. Le aziende Italiane fornitrici di tecnologia, Auma inclusa, sono pronte a raccogliere questa importante sfida al fianco dei gestori e delle istituzioni”.