La qualità dell’aria, outdoor e indoor, riveste sempre più un ruolo di vitale importanza, soprattutto alla luce degli effetti negativi sulla salute causati da una prolungata esposizione all’inquinamento atmosferico.
Tra i fattori più dannosi vi è sicuramente il particolato PM10 e il PM2,5, per i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rivisto al ribasso i valori limite annuali, rispettivamente da 20 a 15 µg/m3 e da 10 a 5 µg/m3. Contrariamente a quanto si è soliti pensare, queste particelle altamente nocive possono, talvolta, trovarsi in concentrazioni maggiori negli spazi confinati rispetto agli ambienti outdoor.
I sistemi di trattamento aria, infatti, aspirano grandi quantità di aria dall’esterno e le introducono negli edifici: il particolato può così accumularsi negli apparati e contaminarli, nonostante la presenza di filtri. In tal senso, Alisea – azienda di riferimento per l’analisi, sanificazione e certificazione di idoneità igienico-sanitaria degli impianti aeraulici – potenzia le performance di Remotair, l’innovativo sistema di monitoraggio da remoto degli impianti HVAC, con l’introduzione di nuove feature, tra cui figura un apposito sensore per la rilevazione del PM.
In dettaglio, Remotair esegue il controllo in continuo delle unità di trattamento aria e delle condotte, grazie ad un nucleo di Intelligenza Artificiale Cloud-based e all’utilizzo di dispositivi avanzati per la registrazione puntuale dei parametri microclimatici e di eventuali anomalie. In aggiunta, mediante l’elaborazione di immagini ad alta risoluzione, Remotair è in grado di determinare la quantità di polveri presenti delle superfici interne e di inviare un alert qualora il limite di 0,75 mg/100cm², definito dallo Standard NADCA ACR 2013, venga superato.
Al fine di rendere la sorveglianza di Remotair ancora più completa e performante, Alisea ha implementato la soluzione con sensori dedicati alla rilevazione dei due PM. Inoltre, su richiesta, è possibile monitorare anche PM1 e PM4. Il sistema invierà quindi una segnalazione al raggiungimento di determinate soglie, preimpostate direttamente dall’utilizzatore. Tra le nuove funzionalità, degna di nota anche l’apposita sezione del portale multipiattaforma online, accessibile da PC, tablet e smartphone, che consente all’utente di personalizzare autonomamente uno o più device Remotair, in funzione delle esigenze.
Inoltre, per assicurare la massima sicurezza e affidabilità, i software alla base di Remotair sono stati sviluppati mediante Amazon Web Services (AWS), il provider di servizi cloud più avanzato e diffuso al mondo. Avvalersi delle tecnologie avanzate di AWS rappresenta un importante plus in termini di scalabilità e flessibilità, poiché semplifica le attività, da quelle più basic, come lo storage, fino a quelle più complesse relative all’Internet of Things e all’Intelligenza Artificiale.
“Grazie ad AWS abbiamo affidato il funzionamento di Remotair a sofisticati algoritmi di machine learning per il miglioramento delle prestazioni in modo adattivo, attraverso l’apprendimento dall’esperienza” commenta Matteo Prevedini, Software Developer di Alisea. “Allo stesso tempo, collaborare con uno dei fornitori tecnologicamente più evoluti è per noi una certezza nel continuare ad innovare e progettare soluzioni che siano sempre all’avanguardia e di alta qualità, implementabili anche in altri Paesi”. E prosegue: “La copertura mondiale del servizio di AWS, disponibile in 26 regioni geografiche, costituirà un vantaggio rilevante, in termini di internazionalizzazione e di ingresso in nuovi mercati. In tale contesto si inserisce anche la futura evoluzione di Remotair, che ha recentemente ottenuto il brevetto negli Stati Uniti”.