A New York presente anche una startup italiana tra i protagonisti dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul Clima: è Studiomapp, società che si occupa di Location Intelligence ovvero sistemi informativi territoriali, analisi di dati satellitari e ancora open data, software analysis and development. La giovane azienda tecnologica, fondata alla fine 2015 e basata a Ravenna e Roma, ha fatto parte del Programma di accelerazione di EIT Climate-KIC in Italia nel 2016 dichiarando la propria vocazione cleantech. È stata invitata a partecipare perché realizza progetti che contribuiscono a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Develoment Goals) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Alcuni dei dati raccolti da Studiomapp in merito a tre obiettivi di sostenibilità hanno contribuito al report “Digital with purpouse: Delivering a SMARTer2030”, che sarà presentato giovedì 26 settembre a New York e realizzato da Global Enabling Sustainability Initiative (GeSI), organizzazione internazionale che raggruppa circa 40 fra le più importanti aziende di telecomunicazioni al mondo per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale delle nuove tecnologie, e Deloitte, società leader nella consulenza aziendale. grazie anche al supporto di ICE con il Global Startup Program.
“Siamo specializzati in Location Intelligence”, spiega Angela Corbari, cofondatrice e direttore operativo di Studiomapp, ”che ci ha portati sempre di più ad utilizzare ed interpretare immagini satellitari con tecniche di intelligenza artificiale per reperire informazioni sul territorio e sull’ambiente su scala mondiale.”. “Nell’ultimo anno – aggiunge Leonardo Alberto Dal Zovo, cofondatore e direttore tecnico di Studiomapp – ci siamo sempre più specializzati in intelligenza artificiale applicata alle immagini satellitari e ai droni con l’obiettivo di creare soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla nostra società, sull’economia e sul nostro pianeta. Usando queste tecnologie, lo scorso ottobre siamo stati l’unica realtà europea a vincere una sfida del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti per velocizzare le operazioni di soccorso dopo disastri naturali, e a maggio siamo stati la prima start-up a vincere una sfida della Nato Communication and Information Agency per aiutare a combattere la pesca illegale”.
“Ci rende particolarmente orgogliosi sapere che Studiomapp sia arrivata così lontano senza mai perdere di vista l’obiettivo che abbiamo in comune: contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e fornire informazioni accurate, solide per costruire soluzioni immediatamente applicabili.” Così Angelica Monaco Direttore di Climate-KIC in Italia.
Inoltre, il progetto “Logistics of the future in Sustainable Smart Ports”, che vede tra i protagonisti Fondazione Eni Enrico Mattei, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni (CNIT), Ericsson Italia e TIM, è tra le 10 solution initiatives di eccellenza che sono state presentate al Global Solutions Forum organizzato dal Network per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDSN) lo scorso 25 settembre 2019. L’evento ha riunito i principali esperti di sostenibilità e si pone l’obiettivo di condividere i migliori progetti locali focalizzati sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il team italiano ha il merito di aver definito un modello innovativo per la valutazione dell’introduzione di nuove tecnologie, in particolare il 5G, nei processi portuali per comprendere l’impatto della trasformazione digitale e le connessioni con lo Sviluppo Sostenibile dettato dall’Agenda 2030. Il modello si basa sull’“SDSN Italia SDGs City Index”, sviluppato dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei – hosting Institution di SDSN Italia -, un indicatore composito riferito alle città italiane, che fornisce il grado di implementazione dei Sustainable Development Goals (SDGs) nei comuni-capoluogo di provincia del nostro Paese. Si è deciso di declinare oltremodo questo modello di analisi adattandolo alla realtà portuale del comune di Livorno e considerando la trasformazione digitale abilitata dal 5G come motore principale sia per la valutazione delle prestazioni portuali, che per il perseguimento di uno sviluppo sostenibile tout court.
Nel contesto del progetto Corealis, in particolare, è stato dimostrato che la connettività 5G è in grado di generare una molteplicità (circa 60) di benefici diretti ed indiretti per il sistema portuale promuovendo l’aumento di competitività e di sicurezza per il personale (Obiettivo n.8 dell’Agenda ONU), la crescita sostenibile della città portuale (Obiettivo n.11), la gestione del business responsabile nella logistica (Obiettivo n.12) e un impatto ambientale positivo che si stima in un risparmio di CO2 dell’8,2% annui, pari a quasi 148.000 kg di CO2 (Obiettivo n.13).
Oltre ai risultati specifici ottenuti dal progetto, la solution initiative risulta essere un ottimo esempio di partnership per i goal: la condivisione tra enti di diversa natura della stessa finalità, una visione comune dello sviluppo sostenibile aggiunta ad un impegno convinto a fornire strumenti di ricerca idonei, sono stati infatti prerequisiti imprescindibili per la riuscita del progetto.
Paolo Carnevale, Direttore esecutivo della Fondazione Eni Enrico Mattei, commenta: “Raggiungere lo sviluppo sostenibile significa capire quali siano le esigenze di un territorio, conoscerlo e studiarlo. Per fare questo, l’unico modo è permettere alla ricerca di collaborare in modo sinergico con attori e settori diversi, riconoscendo la centralità delle “Partnerships for the goals” e il potenziale del progresso tecnologico, senza rincorrerlo o temerlo. L’innovazione tecnologica non è solamente leva di sviluppo, ma motore di uno sviluppo che va nella direzione della sostenibilità, sociale, economica e ambientale, come dimostra il progetto “Logistics of the future in Sustainable Smart Ports”.
Dichiara Elisabetta Romano, Chief Technology and Innovation Officer di TIM: “Siamo molto orgogliosi di questo risultato che vede TIM, insieme a suoi partner, impegnata nella creazione di una società digitale sempre più sostenibile. Questo progetto di eccellenza sottolinea la qualità dell’infrastruttura della rete di TIM, la più avanzata e in grado di valorizzare tutte le potenzialità del 5G, una vera e propria piattaforma di supporto alla trasformazione digitale. La rete 5G abilita servizi avanzati come il monitoraggio ambientale, la logistica e la mobilità intelligente che garantiscono risparmi energetici a vantaggio della green economy”.
Rossella Cardone, Head of Sustainability and Corporate Responsibility, Europa e America Latina di Ericsson, commenta: “Nel porto di Livorno, le reti 5G e le soluzioni IoT hanno tutto il potenziale per ottimizzare le operazioni logistiche, aumentando l’efficienza e la competitività del territorio, contribuendo nel contempo alla riduzione delle emissioni e al miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro. Sia il 5G che l’approccio “Partnerships for the goals” hanno avuto un ruolo importante nel progetto, determinando una riduzione potenziale di CO2 dell’8,2%. I porti sono fondamentali per l’economia globale, responsabili del trasferimento fino al 90% delle merci in tutto il mondo. Quindi un’adozione più ampia del 5G all’interno dei porti avrebbe un enorme impatto ambientale. In generale, l’ICT svolge un ruolo fondamentale nel supportare altri settori a ridurre la loro impronta ambientale, con un risparmio di CO2e del 15%, che può essere accelerato con il 5G.”
Antonella Querci, Dirigente Direzione Sviluppo, Programmi europei ed Innovazione – Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, commenta: “Il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile passa attraverso un sempre maggiore controllo dei processi e conoscenza delle effettive condizioni operative. Questo è particolarmente vero per i porti, realtà complesse in cui funzioni industriali, logistiche e connesse alla produzione di energia sono intrecciate e interdipendenti. Declinare i SDG in ambito portuale significa quindi investire nella ricerca ed innovazione tecnologica, con il duplice risultato di rendere i processi più sostenibili nel tempo e il porto complessivamente più competitivo ed efficiente. Il progetto “Logistics of the future in Sustainable Smart Ports” ha consentito di dimostrare quali sono i benefici derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie, nel caso specifico il 5G, e come la digitalizzazione può contribuire al miglioramento delle operazioni portuali. Di importanza capitale la proficua collaborazione fra enti pubblici, centri di ricerca e imprese, per definire e misurare con un approccio condiviso queste ricadute e stabilire un percorso comune di sviluppo.”
Paolo Pagano, direttore del Laboratorio Congiunto AdSP-MTS/CNIT e Alexandr Tardo, Project Manager di COREALIS, commentano: “Abilitare tramite il 5G il così detto Massive Machine-Type Communication rappresenta una possibilità concreta di sperimentare Use Case innovativi a sostegno della logistica delle merci ed in particolare delle operazioni di movimentazione delle merci in ambito portuale. Il deployment della rete 5G sul porto di Livorno, che realizzeremo nel progetto H2020 COREALIS, complementa gli altri processi di potenziamento dell’infrastruttura digitale previsti dal piano d’innovazione del porto. Come ricercatori siamo felici che l’innovazione del 5G consenta, oltre all’efficientamento dei processi industriali, anche di raggiungere un impatto positivo sulla crescita sostenibile del sistema portuale.”