Il 2011 è stato in Italia l’anno della vittoria del sì al referendum sull’acqua, e questa vittoria ha avuto il grande merito di riaccendere l’attenzione sui “beni comuni”. Non a caso il rapporto Ambiente Italia 2012 è dedicato al più prezioso di questi beni, l’acqua. Un tema molto articolato che implica la necessità di considerare in connessione i diversi aspetti che lo compongono: la quantità e la qualità, gli usi della risorsa e la tutela degli ecosistemi, la riduzione del rischio idrogeologico e la riqualificazione del paesaggio.
Come di consueto Ambiente Italia 2012 presenta anche un’ampia rassegna di indicatori aggiornati sulla situazione ambientale del nostro Paese. Gli esperti che hanno contribuito al rapporto di quest’anno hanno permesso ai curatori, Duccio Bianchi e Giulio Conte, di trattare l’argomento nella sua complessità e di delineare un quadro chiaro: dove siamo ora e quale direzione è necessario prendere.
Al lettore, infatti, apparirà chiaro che le cose da fare non si limitano a ridefinire gli assetti proprietari degli enti di gestione o a riformare i meccanismi di finanziamento del servizio idrico, ma abbracciano le politiche agricole e quelle industriali, le politiche territoriali in senso ampio e quelle urbanistiche e di difesa del suolo in particolare. Si tratta di un cambiamento profondo che richiederà una riforma normativa articolata e anche un cambiamento delle nostre coscienze.
L’istituto di ricerche Ambiente Italia è la più qualificata fonte indipendente di dati e analisi su tutte le tematiche ambientali del nostro Paese. Legambiente è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia, con oltre 1.000 gruppi locali, 20 comitati regionali e 115.000 tra soci e sostenitori.