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Air Liquide sponsorizza l’esperimento Lisa – SAM per simulare l’ambiente marzianoERT

Tale simulatore nasce da un’idea di G. Galletta, del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova ed è stato progettato dal Centro Studi e Attività Spaziali (CISAS) dell’Università. Le parti ottiche riguardanti la radiazione UV sono state progettate e costruite dall’Inaf – Osservatorio Astronomico di Asiago. Il simulatore è stato costruito dalla società Cinel su disegni degli ingegneri partecipanti al progetto.

Il simulatore sarà utilizzato come apparato sperimentale per svolgere ricerche di biologia e geologia in condizioni di temperatura, pressione e atmosfera estreme, non realizzabili altrimenti nei laboratori. Gli esperimenti serviranno a stabilire i limiti delle possibilità che ha avuto la vita di svilupparsi su Marte e chiariranno alcuni aspetti dell’origine della vita. Lisa funzionerà anche come facility di Planetologia e a tale proposito è stata già richiesta da biologi stranieri interessati all’ipotesi di un’origine della vita tramite batteri metanogeni e da mineralogisti interessati ai processi di ossidazione delle rocce sul pianeta rosso.

Esiste inoltre la possibilità di utilizzare Lisa per scopi medici, ad esempio studiando come la radiazione UV solare o artificiale interferisca con il metabolismo cellulare provocando neoplasie cutanee. Inoltre sarà possibile realizzare esperimenti di sopravvivenza cellulare su Marte.

Lisa è il primo apparato italiano in grado di riprodurre condizioni così estreme come quelle del pianeta Marte ed è l’unico in grado di condurre sei esperimenti in parallelo con le stesse condizioni di temperatura e pressione. Attualmente Lisa si trova presso l’Osservatorio Astronomico di Padova.