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Acqua potabile: materiali e sistemi di trattamento. Panorama normativo attuale e possibili evoluzioniERT

I materiali e componenti a contatto con acqua potabile e i sistemi per il suo trattamento devono sottostare a un complesso quadro legislativo di riferimento il cui obiettivo è garantire in primo luogo che il prodotto erogato risponda pienamente ai requisiti qualitativi per esso previsti come obbligatori in tutto l’ambito europeo, così assicurando la salvaguardia della salute degli utilizzatori.

La situazione normativa nazionale e comunitaria è oggi in piena evoluzione: nell’ambito dei materiali e componenti utilizzati a contatto con acqua potabile, in Italia il Decreto Ministeriale 174/2004 vede ormai necessario l’aggiornamento delle sue liste positive relative alle diverse tipologie di materiali. In Europa, inoltre, quattro Stati Membri (Germania, Francia, Regno Unito e Olanda – 4MS Member State) hanno formalizzato nel 2011 un’iniziativa volta a far convergere in un unico schema le legislazioni dei propri Paesi. Alla luce di tale scenario, è stata organizzata, per il 3 luglio prossimo a Milano, una giornata tecnica che intende fare il punto della situazione e offrire l’occasione di un confronto tra le parti istituzionali e le imprese del settore.

Relativamente ai sistemi di trattamento dell’acqua potabile, nel contesto normativo italiano si inserisce il nuovo DM 25/2012, entrato in vigore nel febbraio dello scorso anno e che ha abrogato il precedente DM 443/90. Il decreto disciplina tutti i sistemi di trattamento con lo scopo di indicarne le caratteristiche e i limiti prestazionali all’utente finale.

La giornata vuole evidenziare le opportunità in termini di vantaggio competitivo a livello nazionale ed europeo che il Decreto Ministeriale 25/2012 offre a costruttori, importatori e distributori di sistemi e apparecchiature per il trattamento dell’acqua potabile. Si vuole inoltre sottolineare, cogliendo la valenza istituzionale dell’iniziativa, quanto gli operatori possono fare e necessitano per contro di veder garantito per gestire al meglio gli obblighi derivanti dall’applicazione del decreto stesso, traducendone in positivo l’impatto sul mercato nazionale, europeo ed extra-UE.

A seguito della linea guida approvata dall’Istituto Superiore della Sanità, si rende inoltre necessario informare il mercato della disponibilità, da parte degli organi istituzionali, ad aprire dei tavoli di lavoro con esperti di settore per la stesura di linee guida verticali specifiche per i diversi sistemi di trattamento.

 

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