Per far fronte alle nuove esigenze produttive Sarda Acque Minerali S.p.A. ha affidato ad Atlas Copco il revamping della centrale di produzione di aria compressa. Il nuovo impianto contribuirà a garantire un processo di imbottigliamento dell’acqua minerale eco-sostenibile e igienicamente sicuro, quindi senza contaminazione di oli nel ciclo produttivo e con consumi energetici ridotti grazie ad un’architettura modulare.
Sarda Acque Minerale è in provincia di Cagliari e produce acque minerali provenienti dalle fonti di acqua sorgiva di Siliqua posta ai margini di un’area boschiva di lecci tra le più grandi d’Europa. Si tratta dell’Acqua S. Giorgio, tra le più pure al mondo, come testimoniato dalla quasi totale assenza di nitrati, dell’Acqua Quercetta che scaturisce a pressione dal sottosuolo, dell’Acqua Sant’Angelo, dalla fonte di Punta Acqua, dell’Acqua Pura, che nasce dal monte Orri e dell’Acqua Levia che proviene dalle Foreste di Nannilai. Sarda Acque Minerali, con impianti tra i più moderni al mondo interamente automatizzati, produce e distribuisce, attraverso una fittissima rete commerciale, le sue acque sia commercializzandole in Italia in diverse catene di supermercati, che le marchiano anche con i loro nomi, sia esportandole in paesi quali Cina, Australia, Canada. L’azienda vanta una storia di innovazione imprenditoriale e tecnica importante. È stata tra le prime sia ad utilizzare il brick in carta, che ad autoprodurre con propri impianti le bottiglie in PET.
Per la produzione e l’imbottigliamento di acque minerali è necessaria l’aria compressa, che viene utilizzata in diverse fasi del processo produttivo: per lo spostamento dei liquidi, per la sterilizzazione e pressurizzazione degli impianti, per il soffiaggio e il riempimento delle bottiglie, per l’alimentazione ausiliaria dei sistemi pneumatici. La purezza dell’acqua è correlata alla qualità dell’aria di processo utilizzata per la formatura delle bottiglie in PET durante tutte queste fasi. Per questo motivo Sarda Acque Minerali si è affidata alla tecnologia Oil Free di Atlas Copco: l’aria compressa non entra mai a contatto con l’olio, garantendo una classe di purezza zero e nessuna possibile traccia di residui all’interno delle bottiglie.
Il progetto chiavi in mano realizzato da Atlas Copco è basato su un’architettura modulare, per avere un impianto flessibile, affidabile ed energeticamente efficiente, che riduce al minimo i funzionamenti a vuoto. La richiesta di aria compressa ad alta pressione, a seconda dei formati prodotti delle diverse linee, varia da un minimo di 500 m3/h a un massimo di 3000 m3/h. Per questo è stato proposto un serbatoio di bassa pressione che disaccoppia le due sezioni di compressione rendendo le singole macchine perfettamente indipendenti fra loro, dando una maggiore flessibilità di esercizio e la possibilità di alimentare anche una linea in bassa pressione. Nello specifico sono stati installati due compressori bistadio a vite oil free ZR200-10-50, raffreddati ad acqua con essiccatore ad assorbimento integrato per una compressione fino a 10 bar, e due booster 2DX2-110 Oil Free a pistoni orizzontali e contrapposti. I compressori ZR e i booster DN sono delle unità Plug&Play di semplice installazione e che non necessitano di particolari opere civili.
L’impianto elabora una portata totale di 3.000 m3/h ad una pressione di 32 bar per alimentare due linee di soffiatrici, ed una portata in bassa pressione di 400 m3/h, di servizio. La nuova fornitura si aggiunge alle macchine Atlas Copco già operative da tempo nello stabilimento: un compressore ad inverter ZR160 con relativo booster ed un compressore ZT37. Grazie all’innovativo sistema di supervisione installato, comprendente un PLC e sistemi di misura, è possibile monitorare le portate e le pressioni, i consumi energetici, lo stato di funzionamento di ogni macchina e il consumo dell’intera centrale. Da remoto il cliente ha la possibilità di visualizzare l’andamento dell’impianto in tempo reale, scaricare report su diversi orizzonti temporali e verificare se sono presenti degli allarmi.
“Le Fonti S. Giorgio hanno una lunga storia di purezza da mantenere anche grazie al risparmio energetico. L’energia è infatti un bene prezioso, e gestire al meglio i consumi è un vantaggio sia per chi la utilizza, che può risparmiare sui costi, sia per l’intero sistema ambientale. Quando le aziende si trovano in un territorio così particolare, è doveroso rispettare le risorse e proteggere l’ambiente”, afferma la Dottoressa Gabriella Meloni, Amministratrice di Sarda Acque Minerali.
“Atlas Copco è stata la prima azienda produttrice a ricevere la certificazione “Class Zero” relativa alla normativa ISO 8573-1 che definisce gli standard di purezza dell’aria compressa relativamente alla presenza di particelle di acqua e olio”, afferma Elena Marazzi Product Marketing Manager Atlas Copco, ”a questo si aggiunge che i progettisti Atlas Copco studiano centrali di aria compressa in grado di ottimizzare i consumi energetici”.