Il simposi si propone di esaminare attraverso i risultati scientifici ottenuti nell’ambito dei progetti europei del FP6, nell’ambito dei cambiamenti globali, il contributo che la comunità scientifica europea nel settore può fornire ai negoziati per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici incombenti.
La tematica più importante che è stata discussa è la connessione fra la qualità dell’aria e il cambiamento climatico. Solo di recente, infatti, si è compreso che le due problematiche non sono che due facce della stessa medaglia. Infatti, gli inquinanti atmosferici e i gas a effetto serra sono emessi dalle stesse sorgenti. Per questo, programmi ben congegnati di riduzione dei gas serra possono portare benefici anche in termini di qualità dell’aria. In modo speculare, strategie ottimali di riduzione dell’inquinamento atmosferico possono avere importanti benefici nel contrastare il cambiamento climatico. Con questo tipo di azioni combinate i costi di riduzione delle emissioni possono essere sostanzialmente ridotti, evitando nello stesso tempo impatti irreversibili sulla società e gli ecosistemi.
Queste evidenze, che sono solo di recente state evidenziate nell’ambito della ricerca, si scontrano con il fatto che a livello nazionale e internazionale gli organismi che si occupano delle due tematiche sono diversi e le politiche ambientali sulla qualità dell’aria e i cambiamenti climatici sono tuttora scollegate. Questo sarà anche uno dei principali argomenti alla Conferenza di Copenhagen.
Al simposio parteciperanno non solo scienziati del settore, ma anche responsabili delle politiche ambientali dell’Unione europea e dei Paesi Membri. Per l’Italia sarà presente Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente che porterà il punto di vista dell’autorità nazionale su queste tematiche.
CNR: www.cnr.it/cnr/events/CnrEventi.html?IDn=2058
Commissione europea Ricerca: ec.europa.eu/research/index.cfm?lg=it&pg=newsalert&cat=x&year=2009&na=na-201009