Sono quasi 310 le tonnellate di CO2 risparmiate nei primi due anni di attività dall’impianto fotovoltaico costruito da SolarWorld dell’Aula Paolo VI in Vaticano nel novembre del 2008.
Merito dei 442 mila kWh di energia pulita prodotta in 24 mesi da un sistema costituito da più di 2.400 moduli solari che si estendono armoniosamente su una superficie di ben 5.000 mq, corrispondente a quella di un campo da calcio. Gli eccellenti risultati di questo progetto, che vede unite la Santa Sede e SolarWorld, sono stati illustrati in occasione della presentazione del libro ‘L’energia del sole in Vaticano’, svoltasi nella Sala Conferenze dei Musei Vaticani.
L’azienda, con sede a Bonn, città dove l’attuale Papa Benedetto XVI è stato per molti anni vescovo, sulla scia dei frequenti richiami della Santa Sede all’importanza dello sviluppo delle energie alternative, ha voluto venire incontro alla volontà dello Stato del Vaticano di realizzare un impianto di conversione dell’energia solare. I pannelli sono stati montati sulla copertura ondulata dell’Aula delle Udienze, preservando la singolare estetica dell’edificio tardo barocco a due passi da San Pietro. I moduli, infatti, sono stati installati da Solar World in sostituzione dei pannelli in calcestruzzo, riproducendo la dimensione dei tegolini originali.
La potenza generata dall’impianto ogni giorno viene inviata alle macchine inverter, convertita in energia alternata e poi trasferita alla cabina di trasformazione ubicata nel piano interrato della stessa Aula delle Udienze. L’energia elettrica pulita prodotta dal generatore solare viene immessa nella rete elettrica vaticana a parziale copertura dei consumi della medesima Aula e dei palazzi limitrofi.
Per questo tetto solare, il Vaticano ha ottenuto il Premio solare europeo del 2008, conferito da Eurosolar, l’associazione europea per le energie rinnovabili, per progetti innovativi e particolari riguardanti l’impiego di energie rinnovabili.
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