Lunghi periodi di siccità, piogge torrenziali, alluvioni, ondate di calore e gelo improvviso. Quello che fino a pochi anni fa era uno scenario fantascientifico sta diventando realtà a causa dei cambiamenti climatici, la cui portata e velocità sono oramai sempre più evidenti. Per questo, a pochi giorni dalla conferenza Onu che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre, l’associazione ambientalista Green Cross scende in campo per la difesa del clima lanciando la campagna #2gradiesto.
Dal 27 al 30 novembre, tutti i cittadini sono chiamati a inviare un messaggio ai leader mondiali, affinché abbiano il coraggio di raggiungere un accordo internazionale sulle emissioni inquinanti, per contenere l’aumento della temperatura media globale entro i 2 gradi Celsius. Un obiettivo indispensabile – sostengono gli scienziati – anche per evitare il rischio di un collasso dei ghiacci dell’Artide, e in particolare della calotta della Groenlandia, che porterebbe il livello del mare a salire di 7 metri rispetto all’attuale, qualora si raggiungessero i 4 gradi (Ipcc, Report Climate Change 2014).
Il claim della campagna è “2 gradi e sto”: un’allusione al gioco di carte del “Sette e mezzo”, in cui vince proprio chi non supera un determinato limite, e insieme una sfida a “mettersi in gioco” per salvare il Pianeta. Basta un gesto semplice per far sentire la propria voce e il proprio impegno a favore del clima: per esempio, scattare una foto mentre si è in bici o in autobus, girare un video con la propria richiesta ai governanti, e ancora lanciare proposte, suggerimenti, idee. Quindi postare l’appello, la foto, il video sulla pagina Facebook di Green Cross Italia e sui propri social, usando l’hashtag #2gradiesto.
Insieme alla campagna che chiede uno stop ai cambiamenti climatici, dopo gli attentati terroristici l’associazione si vuole fare portavoce anche di un messaggio di speranza e di pace, il primo passo per garantire un futuro agli esseri umani e al Pianeta. E sta coinvolgendo ragazzi e studenti delle scuole italiane, che diventeranno ambasciatori di solidarietà contro tutte le guerre, le violenze, il terrorismo e l’indifferenza. Ma tutti possono, devono dare il proprio contributo: è sufficiente rilanciare l’hashtag #ambasciatoridipace.