Ora della Terra

Pubblicato il 27 marzo 2015

Il record negativo per i ghiacci invernali in Artico, secondo i dati diffusi dal National Snow and Ice Data Center, si aggiunge alla notizia che il 2014 è stato l’anno più caldo da quando si misurano le temperature e che quello passato è stato l’inverno più caldo nell’emisfero nord della Terra: le grida di allarme sul cambiamento climatico in corso si moltiplicano, alla vigilia dall’evento globale del Wwf “L’Ora della Terra” che vuole unire il mondo per ‘cambiare il cambiamento climatico’.

Un febbraio molto caldo in Alaska e Russia ha contribuito al record negativo della massima estensione del ghiaccio in Artico. Infatti la sua portata invernale è diminuita di 1,1 milioni di chilometri quadrati rispetto alla media verificatasi dal 1981 al 2010, si tratta di una superficie che è oltre il doppio di quella della Svezia. Un dato che colloca quest’anno al di sotto del più basso livello precedente raggiunto nel 2011 (video della Noaa’s National Climatic Data Center Ncdc).

“Questo non è un record di cui essere orgogliosi. La scarsità di ghiaccio marino invernale rischia di creare una serie di reazioni che minacceranno ulteriormente l’Artico e il resto del mondo”, ha detto Alexander Shestakov, Direttore del programma Artico Wwf. Meno ghiaccio per riflettere i raggi del sole porterà il mare a dover assorbire più calore, peggiorando ulteriormente le condizioni del ghiaccio nel corso del tempo.

“La notizia è pessima, perché quello che succede in Artico molto probabilmente avrà conseguenze su tutte le dinamiche climatiche globali. Il cambiamento non si fermerà al Circolo Polare Artico, purtroppo. Se non operiamo subito drastici tagli inquinanti delle emissioni di gas serra, ci ritroveremo con un clima irriconoscibile, imprevedibile e molto pericoloso per i sistemi naturali e le persone”. Ha dichiarato Mariagrazia Midulla responsabile Clima e Energia Wwf Italia.

Per domani 28 marzo è stato organizzato l’evento del Wwf l’Ora della Terra dedicato a coloro che vogliono ‘cambiare il cambiamento climatico’.

Wind è main partner dell’Ora della Terra 2015 dopo aver avviato, nel 2014, una partnership con Wwf sui temi legati al clima e all’energia. L’azienda, guidata da Maximo Ibarra, supporta la nuova campagna con numerose iniziative su web e canali social. Dal 21 al 30 marzo 2015 i circa 22 milioni di clienti di telefonia mobile di Wind potranno inoltre sostenere l’iniziativa con un sms del valore di 1 euro al numero breve 45556.

Un appello per l’Ora della Terra e come dice la sua canzone “un mondo più vero”, arriva anche da Michele Bravi, il talento vincitore dell’edizione 2013 di X Factor. ‘Spegni le luci per un’ora e usa la tua energia’ è il suo appello e per chi volesse seguirlo per dire no al cambiamento climatico anche sui social: #‎unoralbuio #MicheleBravi e #wwfitalia

Può una sfida cambiare il mondo? Per il Wwf sì, se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul pianeta. L’occasione è quella dell’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico, la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo, che torna sabato 28 marzo dopo aver coinvolto l’anno scorso milioni di cittadini, istituzioni, imprese.

In Italia è iniziata la maratona di avvicinamento all’Ora della Terra. Sono già in cantiere iniziative in tutto il mondo e anche in Italia stanno arrivando al Wwf le adesioni per gli spegnimenti. L’evento italiano ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Finora sono oltre 250 gli spegnimenti previsti in Italia e per trascorrere l’Ora di Buio verranno organizzate cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini. Nella mappa compaiono monumenti e chiese, palazzi storici, torri medioevali, fontane e ponti. Tra gli spegnimenti inediti quest’anno ci sarà quello dell’Expo Gate a Milano dove sono previste attività di animazione fin dal pomeriggio. L’ora di buio italiana vedrà spegnersi simboli come la Basilica di San Pietro, il Colosseo e Piazza del Campidoglio a Roma, il Castello Sforzesco e Palazzo Marino a Milano, il Palazzo Accursio di Bologna, l’Arena di Verona, e poi Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e la statua del David a Piazzale Michelangelo a Firenze, Piazza San Marco a Venezia, il castello Svevo di Cosenza, la Rocca della Madonna di Tropea e le mura del castello di Monteriggioni e poi la Torre e Piazza dei Miracoli a Pisa fino a Piazza del Campo a Siena.

A Napoli, oltre allo spegnimento del Maschio Angioino e Piazza Plebiscito, iniziativa speciale a Piazza Dante dove il Wwf, insieme ad Anea – Agenzia Napoletana per l’Energia e l’Ambiente, organizzeranno attività sull’energia solare con la partecipazione dei ragazzi del Convitto Vittorio Emanuele II. Ad animare la serata spettacoli di arte di strada e musica .

Anche alcune delle Oasi Wwf aderiscono organizzando eventi dedicati per quella sera, da Orbetello e Orti Bottagone in Toscana a Macchiagrande nel Lazio, da Alviano in Umbria al Bosco di Vanzago in Lombardia. E poi Valpredina, Valmanera, Miramare, le Cesine, Ripa Bianca di Jesi e Monte Arcosu. Le adesioni sono aperte sul sito per tutti i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte e promuovere la più grande mobilitazione per il pianeta, anche sui social.

La novità di quest’anno è l’adesione all’Ora della Terra della Marina Militare Italiana: grazie a questa nuova partecipazione, l’ora di buio attraverserà anche le nostre coste e aree portuali, oltre allo spegnimento di Palazzo Marina a Roma, sede dello Stato Maggiore Marina. Dal nord al sud luci spente a Venezia sull’Arsenale e sulla Scuola Navale Militare F. Morosini, a La Spezia, con la Base Navale e le navi ormeggiate, a Livorno con l’Accademia Navale, a Brindisi e Taranto con le Base Navali e le navi ormeggiate oltre al Castello Aragonese di Taranto e infine ad Augusta, Base Navale e navi, e Messina.

L’Ora della Terra diventa una ‘photo action’. Partecipare all’Ora della Terra quest’anno è ancora più social: si potranno condividere con tutti i propri contatti su Facebook, Twitter e Instagram le più belle foto dello spegnimento della propria città (o dell’evento che ciascuno vorrà organizzare a casa propria o con amici). Sui social usando l’hashtag #unoralbuio e #EarthHour ognuno diventerà parte attiva dell’evento mondiale organizzato dal Wwf per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Le foto più significative saranno condivise dagli account ufficiali di Wwf Italia durante il corso della mobilitazione ed entreranno così nel ‘book digitale’ globale.



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