Materiali autoregolanti

I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza carburante né elettricità.

Pubblicato il 25 marzo 2015

L’utilizzo di materiali a cambiamento di fase microincapsulati (mPCM) nel settore globale dell’edilizia e delle costruzioni sta accelerando, a causa dell’applicazione di normative sull’efficienza energetica a livello globale. Gli mPCM possono aiutare a regolare la temperatura nelle stanze senza usare carburante né elettricità, uno dei motivi principali per cui questa tecnologia sta guadagnando rapidamente popolarità.

Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Microencapsulated Phase Change Materials (mPCM) Market in Building and Construction – Outlook and Trends”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 56,0 milioni di dollari nel 2013 e stima che questa cifra raggiungerà quota 111,4 milioni di dollari nel 2018.

“I materiali a cambiamento di fase microincapsulati possono fornire una massa termica negli edifici caratterizzati da una massa materiale e un peso ridotti, regolando la temperatura, rendendoli adatti agli edifici compatti e leggeri”, afferma Raghu Tantry, analista di Frost & Sullivan. “L’attenzione agli edifici green ha anche aumentato i prodotti utilizzati nell’ambito delle costruzioni che incorporano gli mPCM”.

La crescita del mercato dipenderà primariamente da quanto le nuove tecnologie mPCM saranno adatte alla commercializzazione. Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&D) saranno cruciali, e la risoluzione di eventuali blocchi dello sviluppo rallenterà i tempi di commercializzazione.

Le carenze degli standard impiegati e delle misure di controllo rappresenteranno un’ulteriore sfida. L’integrazione dei materiali a cambiamento di fase (PCM) nei prodotti per l’edilizia e le costruzioni ha fatto sorgere l’esigenza di nuovi standard e misure di controllo. Si prevede inoltre che lo sviluppo di metodi di test migliori richiederà del tempo.

Gli mPCM organici costano molto di più dei PCM inorganici, fatto che scoraggia gli utenti dall’incorporare i materiali a cambiamento di fase microincapsulati nei propri prodotti. Altri fattori che influenzano l’adozione sono le preoccupazioni relative alla sicurezza in caso di incendio, per l’uso di paraffina come PCM, e gli stringenti controlli normativi e ambientali sui materiali per l’edilizia.

“Formare alleanze con fornitori di tecnologia e architetti potrebbe aiutare a sviluppare rapidamente un portfolio di mPCM per i progetti completati, e a favorire una più profonda comprensione delle esigenze dei clienti in mercati specifici”, raccomanda Tantry. “Anche offrire un servizio di supporto tecnico e di assistenza al cliente sarà fondamentale per il successo dei fornitori di mPCM in questo mercato”.

Lo studio “Microencapsulated Phase Change Materials (mPCM) Market in Building and Construction – Outlook and Trends” è un Market Insight che fa parte del programma Chemicals & Materials Growth Partnership Service. Questa analisi di mercato esamina gli mPCM impiegati come componenti per l’edilizia e le costruzioni, tra cui cartongesso, pannelli isolanti, wallboard e altri materiali edili.



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