Il settore fotovoltaico si mobilita contro il decreto ammazza-rinnovabili
Il decreto ammazza-rinnovabili ha fortissimi profili di incostituzionalità: in primo luogo quello legato all’eccesso di delega. In sostanza, il Parlamento ha delegato il Governo a recepire la direttiva europea a favore delle rinnovabili, ma il Governo non ha in nessun modo recepito i pareri espressi dalle Commissioni Parlamentari, cioè dall’istituzione delegante.
È solo uno dei punti su cui il decreto legislativo licenziato dal Consiglio dei Ministri di ieri appare viziato da gravi difetti di costituzionalità. Per questo, Aper, Assosolare, Asso Energie Future e Gifi, le associazioni di categoria che rappresentano la quasi totalità del settore fotovoltaico, in una conferenza stampa congiunta, hanno lanciato un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché non firmi il decreto legislativo che getta il settore delle rinnovabili nell’incertezza, aprendo la strada a una crisi che non si fermerà alle aziende del fotovoltaico e dell’eolico.
“Lo Schema di Decreto Legislativo nel testo adottato dal Consiglio dei Ministri è palesemente illegittimo sotto il profilo costituzionale in quanto viola uno dei principi cardine del nostro ordinamento giuridico che è la certezza del diritto e la tutela dell’affidamento ed è in contrasto altresì con le norme internazionali della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Inoltre è un atto arbitrario del Governo senza l’intesa delle Regioni che si sono pronunciate su un testo sostanzialmente diverso da quello approvato dal Consiglio dei Ministri. Sono state inoltre violate le prerogative parlamentari e, in particolare, la delega conferita al Governo. In altre parole il governo ha adottato un testo con finalità opposte a quelle fissate dal Legislatore”, ha detto Pietro Pacchione, consigliere delegato di Aper, associazione che raccoglie 480 imprese operanti nel settore delle rinnovabili.
“So che già molte migliaia di messaggi stanno arrivando al sito e ai fax del Quirinale per chiedere di fermare oggi il decreto, prima che centinaia di piccole imprese vadano a gambe all’aria: già numero istituti di credito hanno fatto sapere che in queste condizioni, i finanziamenti necessari alle aziende e alle famiglie per installare un pannello fotovoltaico sono stati bloccati. Non si può giocare con la vita 150 mila lavoratori”, ha dichiarato Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future in rappresentanza di 40 importanti aziende che lavorano esclusivamente nell’ambito delle rinnovabili.
Secondo Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, associazione che raccoglie circa 90 imprese del settore, “La scelta del governo è stata irresponsabile, probabilmente non si rende ancora conto delle conseguenze economiche e sociali. Il vuoto normativo nel quale ci troviamo ha bloccato i cantieri in corso e quelli che stavano per partire. A breve si vedranno anche i drammatici effetti sull’occupazione e sulle imprese, in primis quelle italiane. Il costo in bolletta non giustifica un simile colpo di mano che non ha tenuto conto del parere delle camere. Gli italiani pagano l’1,6% per il fotovoltaico contro l’8% dei tedeschi. Assosolare da mesi ha dialogato bene con il governo e tantissimi senatori e parlamentari che oggi sono contrari a quanto deliberato e farà valere le proprie ragioni nelle sedi opportune”.
Infine, Valerio Natalizia, presidente di Gifi ha chiarito che “il decreto come approvato determina sin da subito effetti pesantemente negativi quali il ricorso immediato alla cassa integrazione straordinaria (stimabile in oltre 10 mila unità direttamente impegnate nel settore), il blocco degli investimenti per i prossimi mesi di oltre 40 miliardi di euro, il blocco delle assunzioni e la perdita di qualificati posti di lavoro.
Inoltre subiranno un blocco immediato gli ordinativi già in corso per un valore di circa 8 miliardi di euro e i contratti già stipulati per circa 20 miliardi di euro. Tutti gli investitori nazionali ed internazionali si sono fermati attendendo la pubblicazione di un nuovo sistema incentivante”.
Le Associazioni, riunite su un solo fronte nell’appello al Capo dello Stato affinché non firmi il decreto, viziato da diversi elementi di incostituzionalità, hanno inoltre confermato la volontà di percorrere tutte le strade giuridiche e istituzionali per sensibilizzare sul tema i soggetti decisori. Non escludono pertanto azioni legali direttamente presso le istituzioni europee.
Aper: www.aper.it
Assosolare: www.assosolare.org
Gifi: www.gifi-fv.it
Asso Energie Future: www.assoenergiefuture.it
Contenuti correlati
-
Gestione efficiente e sostenibile dell’acqua con Control Techniques
L’approvvigionamento idrico in aree remote dove non esistono fonti di energia elettrica o dove la fornitura energetica non è affidabile diventa complesso da gestire e necessita di una soluzione sicura ed efficiente. È qui che entra in...
-
La mappa dell’energia solare in Italia: impianti quasi raddoppiati in due anni
Siamo a 1.603.298 impianti fotovoltaici operativi in Italia, contro i 986.313 del 2021. “Numeri che lasciano ben sperare in merito al raggiungimento degli obiettivi al 2030” sottolinea Edi Lala, fondatore della Multicompel Technology, società con sede in...
-
Data center e consumi energetici, un aiuto dalle rinnovabili
Che si tratti di energia eolica, solare o idrica, le fonti di energia verde sono destinate a dominare il settore energetico, come spiega Arturo Di Filippi, Offering Director Global Large Power di Vertiv. Come segmento delle energie rinnovabili,...
-
10 domande e risposte sulle CER: cosa sono, come funzionano, quali i contributi
Cosa sono le CER e come funzionano è ormai noto a tutti: nell’attesa che venisse approvato il Decreto che le riguarda, imprese e cittadini hanno avuto modo e mezzi per informarsi correttamente. Tuttavia, ora che siamo a...
-
Eolico offshore, l’Italia può offrire un contributo significativo nella decarbonizzazione
Evidenziare il contributo dell’eolico offshore galleggiante al processo di decarbonizzazione del Paese e le ricadute di questa tecnologia sull’economia italiana e le filiere locali. È questo l’obiettivo della Floating Offshore Wind Community, progetto creato da The European...
-
Energy storage e bilanciamento reti: l’accordo Sparq-CheckWatt
Di Luca Negri – Sales Manager Sparq Anche per il 2023 la domanda di energia rinnovabile è rimasta in costante ascesa in tutta Europa. Le aziende, ma anche i privati, riconoscono sempre più il valore di un...
-
Fotovoltaico, gli impianti aziendali trainano la tendenza in crescita in Italia
Ancora corsa al fotovoltaico nel 2024. La E.S.Co. EnergRed, impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane, ha calcolato la tendenza in crescita che già nel 2023 ha portato a sfiorare i 30 GW di potenza...
-
RWE punta tutto sulle rinnovabili con il crowdfunding
Ambiente, finanza etica e rinnovabili in primo piano nel 2024. Grazie ad un’ampia strategia di investimenti, RWE —in prima linea nella transizione verso un mondo a energia verde che in Italia vanta già 15 parchi eolici onshore...
-
Osservatorio FER: bene le rinnovabili, ma non è ancora abbastanza
Pubblicati i dati dell’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, aderente a Confindustria, sulla base dei dati Gaudì di Terna. Fonti rinnovabili, aumenta del 39% la nuova potenza installata nel terzo trimestre del 2023 rispetto al medesimo periodo...
-
Semiconduttori e decarbonizzazione, anche Schneider Electric aderisce al programma Catalyze
Schneider Electric ha aderito in qualità di sponsor di Google, ASM e HP al programma Catalyze, che Schneider ha creato per accelerare l’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili nella filiera globale dei semiconduttori e nell’offerta IT....