Il Presidente Arienti illustra il “suo” Centro di Coordinamento RAEE

Pubblicato il 21 giugno 2018

Il Centro di Coordinamento RAEE ha pubblicato un’intervista al nuovo Presidente Giorgio Arienti, che illustra l’impronta che intende dare al suo mandato e la posizione in ambito europeo dell’organismo in materia di Economia Circolare.

Qual è l’obiettivo principale del suo mandato?

Insieme ai componenti del Comitato Esecutivo e a tutto il team del Centro di Coordinamento RAEE proseguirò il lavoro che, dal 2008 a oggi, ha portato il CdC RAEE a diventare una best practice riconosciuta a livello europeo, in grado di garantire un servizio omogeneo in tutto il territorio italiano all’interno di un sistema competitivo, orientato alla continua ricerca dell’efficienza. Nei prossimi due anni cercheremo di rendere questo modello – che credo possa essere utilizzabile anche per altre tipologie di rifiuti – ancora più solido e coeso. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile rafforzare la governance del Sistema RAEE nazionale: già da tempo stiamo mettendo a punto una serie di meccanismi di vigilanza, a garanzia di una fair competition tra i Sistemi Collettivi. È arrivato il momento di rendere operative queste misure, per far compiere al Sistema RAEE un ulteriore salto di qualità.

Il 15 agosto 2018 entrerà in vigore l’Open Scope. Il Sistema RAEE è pronto?

Con l’entrata in vigore dell’ambito di applicazione aperto previsto dal Decreto Legislativo 49/2014, la normativa sui RAEE sarà estesa a nuove tipologie di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si tratta di un cambiamento importante per molti produttori e per tutto il Sistema RAEE. Da un lato l’ampliamento del campo di applicazione della normativa RAEE coinvolgerà un numero maggiore di soggetti, che dovranno iscriversi ai Sistemi Collettivi e che saranno chiamati a finanziare la gestione dei RAEE, mettendo quindi potenzialmente a disposizione più risorse. Dall’altro, molte apparecchiature che oggi non sono considerate RAEE (anche molto diverse rispetto a quelle che siamo abituati a gestire) dal prossimo agosto dovranno essere oggetto di raccolta differenziata ed essere sottoposte a uno specifico trattamento. Il Sistema RAEE italiano in questi anni ha dimostrato di essere in grado di effettuare il ritiro dei RAEE in ogni momento e in qualsiasi quantità da tutti i Centri di Raccolta comunali e da tutti i Luoghi di Raggruppamento della Distribuzione: siamo quindi pronti ad affrontare anche la nuova sfida dell’Open Scope.

Di recente è stato recepito il nuovo pacchetto di direttive europee sull’Economia Circolare. Cosa ne pensa?

Le nuove misure rappresentano un significativo passo in avanti verso l’economia circolare, introducendo norme specifiche che danno priorità alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio rispetto allo smaltimento in discarica e all’incenerimento. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, il nuovo pacchetto normativo conferma i contenuti della direttiva sui RAEE: il Sistema RAEE è già oggi pienamente rispondente ai requisiti previsti in materia di EPR (responsabilità estesa del produttore) e rappresenta con il suo modello operativo un esempio per tutte le altre filiere che dovranno invece adeguarsi alle nuove indicazioni europee.



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