Biogas: benefici dell’integrazione in agricoltura

In merito al clima, Gattoni, presidente Consorzio Italiano Biogas: “L’agricoltura deve dare il suo contributo sostenendo il programma 4p1000”.

Pubblicato il 30 novembre 2015

“L’agricoltura deve fare la sua parte nella sfida contro i cambiamenti climatici. Le emissioni di gas clima alteranti di cui è responsabile, 12% del totale a livello globale, possono essere sensibilmente mitigate grazie alle rinnovabili e all’adozione di pratiche all’avanguardia come la digestione anaerobica”. Lo sostiene Piero Gattoni, presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas, che associa oltre 500 agricoltori produttori di biogas, ospite al Forum QualEnergia? organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club all’auditorium dell’Ara Pacis a Roma.

Il contributo del biogas alla riduzione di CO2 non deriva soltanto dalla produzione di energia, calore e biocarburanti rinnovabili, ma anche dalla re-immissione del digestato nel ciclo agronomico. Utilizzato come fertilizzante, il digestato permette il sequestro del carbonio nel terreno, restituendo sostanza organica.

“Un aumento annuale del 4 per mille dello stock di carbonio organico nel suolo”, ha quindi spiegato il presidente Gattoni, “sarebbe sufficiente a compensare l’attuale tasso di crescita delle emissioni di CO2 in atmosfera. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa 4pour1000 che, nata in Francia e inserita nella cornice della Lima Paris Action Agenda (Lpaa) e della Conferenza di Parigi COP21, è stata capace di riunire istituzioni pubbliche, aziende, organizzazioni private e Ong. L’Italia, tra i primi Paesi produttori di biogas in agricoltura, potrebbe dare un contributo rilevante ed è quanto mai opportuno che aderisca al programma 4pour1000”.

I benefici di una corretta integrazione del biogas in agricoltura, secondo i principi del “Biogasdoneright R”, presentati dal CIB e sottoscritti da agricoltori, esponenti del mondo della ricerca e imprese, sono entrati a far parte sia del Manifesto della Green Economy sia dei contributi ufficiali dell’agenda italiana che verrà presentata alla Conferenza di Parigi COP21 sul clima. Il CIB ha aderito alla Coalizione italiana per il clima, nata per dare parola ai cittadini in previsione della COP21, e ha partecipato alla Marcia Globale per il Clima del 29 novembre, che si è svolta in contemporanea in 150 Paesi. In Italia la marcia è partita da Campo de’ Fiori a Roma.

L’ultimo rapporto dell’Ispra ha evidenziato che dal 1990 al 2013 le emissioni di gas serra in agricoltura sono diminuite del 14,9%. “Negli ultimi anni”, si legge nel rapporto, “si è registrato un incremento della produzione e della raccolta di biogas dalle deiezioni degli animali a fini energetici, evitando emissioni di metano dallo stoccaggio delle stesse”.

“Recentemente”, ha sottolineato il presidente Gattoni, “sono state rese operative le procedure per la produzione e l’utilizzo del biometano in modalità extra rete. Riteniamo fondamentale che venga promosso a livello europeo l’utilizzo di questa grande risorsa energetica che può contribuire alla transizione verso un’economia a minor emissione di CO2, con un modello che valorizzi il ruolo strategico della rete del gas naturale e dia impulso all’industria del metano, fiore all’occhiello del ‘made in Italy’ nel mondo”.



Contenuti correlati

Scopri le novità scelte per te x