Al professor Andrea Segrè il premio Giovanni Borghi 2013

Pubblicato il 6 dicembre 2013

Il premio Giovanni Borghi 2013 è stato assegnato al professor Andrea Segrè, in occasione della presentazione del rapporto “Libro verde dello spreco in Italia”. Il riconoscimento ideato da Whirlpool, giunto alla seconda edizione e intitolato al patron di Ignis, l’azienda di elettrodomestici che si fuse nella multinazionale americana, ha premiato il pionierismo nel fare impresa.

In questo caso il premio va all’intuizione innovativa di Segrè che ha concepito Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna, prima come attività di ricerca, poi trasformatasi in realtà imprenditoriale che opera su tutto il territorio nazionale sviluppando progetti per il recupero di alimenti e beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi. Andrea Segrè, oltre che presidente di Last Minute Market, è direttore del Dipartimento Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, e ideatore dell’iniziativa “Un anno contro lo spreco” di cui Whirlpool è fra i sostenitori.

E proprio dalla sfida della sostenibilità alimentare e della lotta agli sprechi, che è un tema di Expo 2015, ha preso le mosse il video Whirlpool “Zero impact – A journey into food sustainability” sulle rotte della sostenibilità fra l’Università di Bologna, il Food Institute Whirlpool di Cassinetta di Biandronno (Varese) e la Leaf House Loccioni ad Angeli di Rosora, nella campagna marchigiana. Il minidocumentario dal titolo “Zero Impact”, presentato a Cascina Cuccagna dal Media Relations Manager Whirlpool Emea Pierre Ley, ha mostrato quanto si muove nel mondo della ricerca per rispondere alla sfida globale della sostenibilità alimentare.

Il viaggio, intrapreso da chi in Whirlpool ha il compito di raccontare l’azienda ai media nell’intento di “capirne di più” e vivere in prima persona il concetto di “impatto zero”, parte da Bologna, dalla prospettiva accademica fornita da Andrea Segrè che illustra i contorni di questa emergenza planetaria e di come si sta affrontando il problema dello spreco di cibo. Seconda tappa è il Food Institute Whirlpool sulle rive del Lago di Varese, dove il vice presidente globale ricerca e sviluppo di Whirlpool Corporation, Mauro Piloni, e la ricercatrice Enrica Monticelli, parlano del ruolo strategico che, nella filiera alimentare, gioca una multinazionale produttrice di elettrodomestici. Quindi strategie, mezzi, ma anche la forma mentis per questa particolare mission, che è quella dell’Open innovation, ossia l’innovazione aperta e collaborativa che coinvolge in reti di conoscenza e ricerca partner di diversa natura quali imprese, istituzioni e università, per sfruttare in modo sinergico competenze differenziate in vista dell’obiettivo comune. Terza tappa del viaggio è la Leaf house ad Angeli di Rosora (Ancona), dove Enrico Loccioni, l’imprenditore hi-tech visionario ha creato una vera e propria comunità che produce in autonomia e da fonti rinnovabili tutta l’energia che utilizza. Nella Leaf (Life Energy And Future) House si affronta un breve ma sorprendente esperimento di vita a impatto zero, concreto e per nulla utopico. Ley illustrerà come la tecnologia degli elettrodomestici di nuova generazione può aiutare una corretta conservazione degli alimenti.

“La sostenibilità alimentare è una sfida globale, che viene affrontata a tutti i livelli, dalle istituzioni internazionali ai singoli governi, ai grandi gruppi industriali, alla ricerca e all’università, ma ognuno di noi, nella pratica quotidiana, può e deve fare la sua parte”, afferma Pierre Ley, che è anche voce narrante nel video. “Questo è il motivo del nostro documentario: dopo aver analizzato il problema e formulato le prime soluzioni, ne parliamo per sensibilizzare l’opinione pubblica e trasmettere uno stile di vita improntato alla sostenibilità nei consumi”. 
E proprio per arrivare a una platea più vasta possibile, il documentario realizzato da Andrea Manenti e Alessandro Squizzato di Addiction fa uso di mezzi e di linguaggi diversi, dalle telecamere professionali allo smart phone, dal taglio “on the road” del reportage a quello più istituzionale delle interviste, dal materiale d’archivio al backstage.
”Non è una battuta se dico che abbiamo inserito molte riprese di backstage per rispettare lo spirito più vero del documentario sulla sostenibilità alimentare, quindi non sprecando il girato”, spiega il regista Manenti. “Il risultato è un documentario che sembra assemblare più video, per i diversi linguaggi e i codici utilizzati; un lavoro che risulta più dinamico anche grazie alla brevità delle sequenze”.

 

Whirlpool: http://www.whirlpool.it

Università di Bologna: http://www.unibo.it

Leaf House Loccioni: http://energy.loccioni.com



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